Thamkrabok la Seconda Casa

La seconda casa

Un berretto verde, un afroamericano che aveva combattuto in Vietnam, non so come capitò nel monastero di Thamkrabok. Lasciò il cappello verde per lavare i suoi ricordi pieni di sangue ed gli orrori della guerra indossando il saio marrone dei monaci. Era il tempo di Luang Phor Chaoren.

Luang Pho Chaoren

Nella piazza centrale di fronte alla scalinata che porta alla grotta con le statue di Buddha e a fianco del recinto chiuso del Detox Center c’era la Sauna. Lui stava li per alimentare continuamente il fuoco utilizzando montane di legna per produrre vapore nelle due stanze aperte dalla mattina alla sera.

Prha Morgan era un omone con un bel sorriso. Ho sempre avuto timore della sua sauna, ma il suo viso mi invitava a parlare con lui. Era un soldato nato, ma con un cuore che sapeva entrare nella profondità della anima di una persona. Così era per me. Quando avevo una domanda difficile sulla mia esistenza aspettavo mesi e percorrevo tanti chilometri per andare da Lui a Tamkrabok e chiedergli cosa fare. La sua risposta era di una semplicità estrema. Talmente elementare che era impossibile non capirla e non accettarla. Lui mi ha insegnato che la semplicità delle parole, dei gesti, delle parole, dei pensieri, della mente è la strada per trovare la verità e vivere in pace con le persone.

Un giorno arrivai a Thamkrabok e la sauna era sparita. Chiesi cosa era successo e mi dissero che Prha Morgan era morto. Fu cosí che le parole con cui ci salutammo l’ultima volta tornarono alla memoria. “Ricordati che Thamkrabok è la Tua seconda casa“.   Sono passati molti anni da allora e le sue parole profetiche si sono avverate, è come se avesse visto il mio destino. Tamkrabok è un luogo sperduto rispetto alle mie origini. il monastero è sconosciuto in Italia. Solo chi è un drogato sa che in quel posto è possibile curarsi, Lo chiamato il Detox dell’Oppio. Molti curiosi ci vengono un giorno, guardano i drogati che vomitano con le medicine naturali date dai monaci e se ne vanno. Molti provano disgusto, altri pensano che il metadone è meglio, altri dimenticano Thamkrabok appena sono sulla strada asfaltata. Io no. Thamkrabok è la mia seconda casa e volte penso che in questa terra, in questo luogo ci sono le mie radici. Quando arrivo sento di non essere un estraneo. Conosco i monaci, le grandi statue e i templi di Buddha e assaporo la quiete dell’anima. In questo luogo ho ideato il mio progetto per condividere il monastero con chi ha domande difficili sulla propria esistenza.

Il Progetto Quisisana è nato per accogliere le persone che cercano ma non trovano il sentiero della guarigione. Due abitazioni semplici, spartane ma non troppo per un occidentale, sono nate spontaneamente con la mia perseveranza ed ostinazione. Non sono un carattere facile, ma a chi ha bisogno tendo la mano. Sta all’Altro raccogliere il sussurro della mia voce “Prendi la mia mano Amico”. Io gli offro le mie conoscenze, la mia amicizia e anche la mia energia, ma sta all’Altro protendersi in avanti e stringere la mano.

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