Nella storia di ciascuno di noi c’è un filo conduttore che ci accompagna attimo per attimo attraverso le molteplici vite che ciascuno vive. Dalla nascita in poi il filo rosso è invisibile, impercettibile, impalpabile e nascosto, ma nulla avviene per caso. Il destino si costruisce mettendo insieme i pezzi di un puzzle.

La costruzione di un puzzle è un gioco, la costruzione della vita un gioco di azzardo
Filosofi, veggenti, stregoni, rabdomanti, studiosi del conscio e dell’inconscio, sacerdoti, nonché i cervelli della intelligenza artificiale cercano di entrare nel futuro senza sapere che chi si affida alle illusioni in realtà vive in balia di un battito di farfalla.
In molte case in cui sono passato ho visto quadri fatti da migliaia di pezzetti che sono stati messi insieme pazientemente a formare l’immagine che conteneva.. La pazienza è una virtù fondamentale per il puzzle e chi arriva in fondo prova la stessa sensazione di appagamento del vincitore di un Oscar o della lotteria. Il rovescio della medaglia sono i puzzle incompiuti buttati nel cestino. Questa è la quotidianità della vita che evolve, si dispiega, si ingarbuglia, si spezza e crea il Destino.

Vivere significa scegliere. Si può scegliere con la propria consapevolezza o si può delegare a terzi le nostre decisioni. A volte le scelte nascono dall’ignoranza o dalla analisi sbagliata della situazione. In ogni caso non si torna indietro.
Ogni essere umano è come una bambola Marioska che dentro di se contiene altre Marioske più piccole tendenti al vuoto atomico e contemporaneamente è contenuto in Marioske più grandi tendenti all’infinito dell’Universo. Le Marioske vivono in simbiosi interdipendenti dal piccolo al grande. Se una Marioska si rompe il puzzle si frantuma incompiuto. Il filo rosso è la forza di attrazione che porta ad avvicinare elementi diversi, ma attratti da un sentimento di armonia ed amore per la vita. Le energie sottili della attrazione spiegano la simpatia e l’antipatia, nonché l’empatia che porta il malato ad entrare in connessione con il medico. La vita è una continua lotta tra l’energia dell’Amore e quella della Rabbia, ma la moderazione è la virtù dell’Equilibrio e della Omeostasi.

La leggenda del Filo rosso nasce in Giappone Akai Ito e dice che questo filo non scompare mai. E’ il filo conduttore che passa attraverso la Terza, la Quarta e la Quinta dimensione. E’ sempre li. Sempre presente anche se può passare molto tempo prima che tutti i pezzi della vita si incontrino, ma non importa quanto è grande la loro distanza. Quello che importa è sapere che è infinito. L’amore e l’armonia sono le energie sottili infinite che pervadono l’Universo e gli Atomi che lo compongono. il destino di ciascuno di noi è come un puzzle che segue il filo rosso. Basta farlo scorrere come il fiume vicino alla foce che diviene calmo e quasi immobile dimentico della vivacità irruenza e aggressività della sorgente alla sua origine. In Tailandia il filo è bianco e i buddisti lo chiamano Sai Sin. Trova le sue origini nelle Upanayana, cioè alle cerimonie induiste di iniziazione. Simboleggia il trasferimento della conoscenza spirituale per aprire la strada in vita e al momento della morte.
Le cose importanti nella vita non sono mai facili da ottenere.
Pazienza, determinazione e prudenza. Se uno ama la giustizia e vive la Via mezzo delle virtù cardinali che agevolano il bene e allontanano il male con temperanza, sapienza e chiarezza.
Il mondo è una corsa ad ostacoli, alcuni sembrano insormontabili, ma Tutti hanno un alleato formidabile in grado di lenire le sofferenze più atroci. Il Tempo è la quarta dimensione che permette la vita, ne scandisce il ritmo e determina la gioia ola tristezza. Il Tempo fluisce indipendentemente dalla volontà individuale e plasma la riuscita o la distruzione del puzzle. 35 anni di vita passata nelle corsie con i letti pieni di malati oncologici mi hanno mostrato la potenza del Tempo. Ogni essere umano è unico e irriproducibile, non può essere ingabbiato in regole, protocolli o imposizioni di terzi. Non bisogna mai sprecare il tempo con forze di repulsione. Tutti siamo “esseri terminali”, non siamo immortali. Troppo spesso si cerca il piacere effimero temporale, dimenticando che si butta via il tempo. Chi vive nella grettezza della terza dimensione dei beni materiali butta al vento il suo destino e si prelude la porta per la quinta dimensione. Senza spazio e senza tempo l’immortalità è dentro di noi, nei nostri atomi, entità sconosciute senza le quali non esisterebbe la vita. Ciascuno nasce da una serie infinita di antenati e si sparisce nel nulla cosmico della Quinta dimensione: il mistero dell’Anima e dello Spirito Santo.