L’ambiente e il cibo agiscono sulla salute. Questa è l’Epigenetica. Stai bene? Proteggiti dai veleni. Sei malato? Risali alle cause della malattia e tornerai sano.
La durata della vita di una cellula o di una persona ha una durata limitata nel tempo e dipende dalla omeostasi. L’equilibrio che governa la qualità della vita e la longevità durante la vita dipende da tre entità coinvolte nella omeostasi: il Corpo, la Mente e l’Anima.
L’esperienza della vita, a volte, porta le persone a guardarsi allo specchio e a capire che il concetto teorico della omeostasi si infrange sull’equilibrio instabile che rende il corso della vita una corsa ad ostacoli. “L’esistenza è fragile (Vasilij Rozanof)” e la fragilità nasce sia fuori che dentro.
Fuori. Basta leggere un giornale, guardare la televisione o quello che capita ai nostri conoscenti o parenti per capire che il mondo esterno è una costellazione di sofferenza continua che salta da un punto all’altro della nostra esistenza colpendo apparentemente a casaccio Tizio, Caio, Sempronio. Nel mondo l’omeostasi è un’utopia, è un sogno di coloro che cercano di guardare la limpidezza del cielo in una tetra giornata nebbiosa e piovosa dell’inverno milanese. Il mondo esterno genera progresso, industrie, città-dormitorio, emozioni, sentimenti e sviluppa le tre tossine mentali: rabbia, bramosia e illusione. I momenti di gioia sono effimeri, transitori e le lacrime sono un segnale di sofferenza. Il mondo esterno è capace di influenzare la vita in una scala estremamente variabile di alti e bassi che vanno dal sentirsi l’orsacchiotto del Luna Park a cui tutti sparano, al criminale egocentrico che detiene il potere finanziario per soggiogare gli altri. Dalla fragilità mentale depressiva si arriva all’arroganza liberticida egocentrica: ambedue sono destinate a esaurirsi nel momento in cui la morte sopraggiunge. L’aria, l’acqua, il suolo il cibo hanno perso la flagranza naturale e sono veicoli di aventi velenosi tossici chimici, fisici e biologici.
Dentro. L’uomo è composto da miliardi di cellule differenti differenziate per svolgere una miriade di funzioni diverse. Nei sistemi equilibrati l’attività procede in modo simultaneo e sincrono. Il DNA cioè il patrimonio genetico che porta alla realizzazione dell’individuo maschio o femmina è identico in ciascuna cellula del nostro corpo e solo una piccolissima parte di questo DNA si apre all’esterno del gomitolo in cui è racchiuso per illustrare il codice che contiene. Pochi sanno che il DNA parla e che il suo linguaggio permette di informare e tenere aggiornati tutti i sistemi del corpo umano. Il DNA si apre e si chiude come una fisarmonica, emette vibrazioni e suoni per attivare le strutture meccaniche del complesso sistema metabolico produttivo. La medicina parla di ormoni, proteine, grassi, zuccheri, enzimi, vitamine , ma è solo la punta di un iceberg di un sistema minimamente visibile di atomi, biofotoni, energie sottili e onde energetiche. Il microcosmo che lavora dentro di noi è autonomo, segue le sue regole ma è soggetto agli stimoli del mondo esterno e a quelli del mondo interno. Famosa è la frase: “Il mondo genera abbastanza problemi e non c’è bisogno che la mente inventi fantasmi inesistenti”. Allo stesso tempo il corpo vive nutrendosi, ma il cibo può essere pulito e garantire la longevità oppure essere velenoso e portare a morte prematura con danni irreparabili al DNA. Difficile è accettare che il progresso industriale negli ultimi 3-400 anni ha creato le Malattie del benessere. Tradizioni millenarie culinarie sono state cancellate alla ricerca del gusto, della raffinazione e del cibo nobile. Le ultime generazioni sono state allevate nella Comfort-zone delle comodità e sono pochi quelli con il corpo martoriato dalla sofferenza fisica o mentale che riescono a rompere le catene della dipendenza e saltare il burrone. Il coraggio appartiene a pochi. A pochi viene il dubbio che la realtà percepita non sia reale. La verità non è mai una, ma le contraddizioni, le imposizioni, il menefreghismo e la perdita del dialogo nella comunità sono gravi segni di degenerazione sociale. Quando si sperimenta una falsità, il dubbio è la prima regola di salvaguardia.
Fuori e Dentro. La differenza tra l’esterno e l’interno è inesistente, una dicotomia occidentale. Dio è l’Essere eterno che ha creato e conserva il mondo, ma è una entità superiore alle capacità intellettive umane. Il Tao produsse l’uno, l’uno produsse il due, il due produsse il tre, il tre dette vita alle 10.000 creature. Il Tao è una entità indefinita, inconcepibile, enigmatica, in continua trasformazione. Il simbolo Ying e Yang rappresenta gli opposti che esistono in simbiosi. L’esistenza di uno è impossibile senza l’altro come la vita non è possibile senza il fuori e senza il dentro. Fuori c’è l’universo, dentro c’è il microcosmo. La obbligata convivenza tra il dentro e il fuori genera la individualità e la irriproducibilità dell’uomo e delle speci viventi e non viventi. Solo i cloni artificialmente costruiti sono uguali. Le Automobili di serie sono diverse sia quando sono create che nel momento in cui sono utilizzate. È erroneo considerare l’uomo come una macchina e pensare che con il “taglia e cuci del DNA” si ottenga la perfezione. Le infinite variabili che intervengono nella Vita reale non possono essere compresse in un protocollo rigido. In questo modo si dimentica l’essenza profonda intima della vita che non nasce nel momento del parto ma viene dal lontano patrimonio genetico dell’evoluzione e dalle memorie delle generazioni precedenti. Il Karma non è una fantasticheria asiatica! Sta al singolo uomo scegliere tra la vita di uno zombie che cammina sballottato tra il suo fuori e il suo dentro, oppure cercare di essere consapevole che la sofferenza e il martirio del corpo e della mente sono passaggi obbligati nella breve esistenza umana.
La vita è un Equilibrio instabile. Ci sono epoche in cui la società evolve verso la convivenza rispettosa e momenti in cui l’egoismo, il campanilismo e gli interessi portano a soggiogare il debole, l’onesto il diverso e l’uomo libero. Capire che non c’è differenza tra il dentro e fuori vuol dire accettare l’idea che il mondo è Epigenetico. I geni sono la struttura fondante, ma modulano le azioni e si adattano all’ambiente esterno e al nutrimento interno. Da qui nasce il Paradigma esistenziale Epigenetico : il bianco non esiste senza il nero, così il bene e il male, il buono e il cattivo, la salute e la malattia. La vita scorre giocoforza, ma la volontà e la determinazione permettono di scegliere il sentiero della salute tra le forze aggressive che il Fuori e il Dentro elargiscono per puri interessi egoistici.
Ispirazione tratta dall’Articolo di Michele Francesco Afferante “Cercando un equilibro” sul n. 10 ottobre 2021 Frate Indovino